

Marcella Cardini
Biografia raccontata di Marcella
Un’infanzia bilingue, una scuola straniera a Roma mi hanno resa fin da piccola testimone e attore curioso di storie, persone, mentalità, fedi, diverse: movimento del corpo e della mente.
Ancor prima di andare alle elementari mia madre tentò di iniziarmi alla danza classica, ma invano: la sua passione non sarebbe diventata la mia, ma la danza, quella moderna mi catturò da adolescente. Da allora ho attraversato con entusiasmo buona parte delle tante discipline che Roma offriva, fino alle danze etniche sudamericane, alla salsa, passando lievemente per il tango.
Sebbene il lavoro mi abbia portato per altre strade, i piedi non si sono mai fermati, fino ad incontrare in Scozia, nell’ecovillaggio di Findhorn, centro all’avanguardia di ogni genere di progetto che ha a cuore il futuro e il benessere del pianeta, i 5 Ritmi di Gabrielle Roth. Era il 2010.
Quella danza consapevole che promette di sentire il proprio corpo e soprattutto il proprio spirito vitale, di risvegliare l’intelligenza emotiva e di imparare ad armonizzare la nostra persona con il mondo esterno mi ha conquistato poco a poco. “Fare esercizio fisico come fonte di ispirazione” era tanto di più di quanto tutte le altre danze mi avessero offerto.
Cercando alacremente negli anni corsi e seminari di 5 Ritmi -in Italia non c’era ancora un insegnante certificato- ho girato l’Europa danzando. Ho incontrato persone, intrecciato legami profondi, ho sentito di essere entrata a far parte di una tribù che balla in più di 90 paesi al mondo.
Ho approfondito l’eredità densa che Gabrielle Roth ci ha lasciato danzando e leggendo i suoi libri. E ho sentito che quella promessa era vera: il mio corpo era rifiorito, la mia anima si colorava, giorno per giorno di nuove consapevolezze e di bellezza. I 5 Ritmi erano diventati parte della mia vita.
Poi l’incontro con Olivia Palmer, prima insegnante italiana, e affiora l’idea di utilizzare tutti gli anni di pratica, come base per il percorso per diventare insegnate. Olivia diventa la mia mentore in questo percorso ed io decido, forte del suo sostegno, di “saltare”, di fare la mia parte per far conoscere la danza di Gabrielle Roth a quante più persone possibili.
Grazie anche ad Emma Leech, mia altra mentore, vengo selezionata per accedere al corso nello Utah, USA, da cui esco con la licenza di spaceholder, prima tappa del mio percorso da insegnante.
La pandemia non ha fermato i miei piedi e neanche quelli della tribù. Abbiamo continuato a danzare, ma on line, costantemente in questi due anni. Le mie “Sweat” sono cresciute così, mese dopo mese.
Ma da ottobre 2021 le mie “Sweat” saranno anche in presenza a Roma. Il mio desiderio è che la tribù romana diventi sempre più numerosa ed entri sempre più in profondità nei 5 Ritmi. La mia promessa è di essere il più umanamente possibile fedele agli insegnamenti di Gabrielle Roth in grado di farne rivivere lo spirito e la potenza.
Grazie Gabrielle, grazie Jonathan, grazie Olivia, grazie Emma. Grazie Tribù.
Breve storia della mia avventura da 5 Rhythms Spaceholder.
A Findhorn, in Scozia nel 2011 ho conosciuto i 5 Ritmi. Timidamente prima, consapevolmente poi, i 5 Ritmi sono diventati parte integrante della mia quotidianità. Rappresentano il filo che ha risvegliato la grande emozione della danza che mi ha accompagnato fin da piccola.
Dal 2018, con l’aiuto delle mie mentori Olivia Palmer e Emma Leech, ho deciso di mettere i 5 Ritmi al centro della mia vita.
Perché i 5 Ritmi sono un potente e profondo modo di esprimere se stessi e di ritrovare la propria energia, la propria sacralità, il proprio spirito vitale, attraverso il lavoro del corpo.
Dall’aprile 2019 sono spaceholder. La pratica mi aiuta a stare nel mondo con maggiore autenticità, con il mio ritmo, la mia danza, i miei piedi.
Sono felice di incontrare altre anime ed altri piedi in movimento. Insieme faremo emergere i nostri ritmi e le nostre danze.